Intermezzi del ‘700 | 11, 12 e 13 settembre

Intermezzi del ‘700 | 11, 12 e 13 settembre

Presidente onorario Adriano Guarnieri
Direttore Artistico Michelangelo Zurletti

COMUNICATO STAMPA
7 settembre 2020

74ma Stagione Lirica Sperimentale

 INTERMEZZI DEL ‘700
“PERICCA E VARRONE”
“LA SERVA PADRONA”

CONTINUA L’IMPORTANTE COLLABORAZIONE CON IL CENTRO STUDI “PERGOLESI” DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
SPOLETO | 11 E 12 SETTEMBRE, ORE 21 | 13 SETTEMBRE, ORE 17

Spoleto, 7 settembre 2020 – Doppio cast e doppio allestimento scenico per l’appuntamento di quest’anno con gli Intermezzi del ‘700 in scena al Teatro Caio Melisso di Spoleto venerdì 11 settembre 2020, alle ore 21 [repliche sabato 12 settembre 2020, ore 21.00 e domenica 13 settembre 2020, ore 17.00]. Aprirà la serata l’intermezzo “Pericca e Varrone” di Alessandro Scarlatti, nella prima rappresentazione nell’edizione critica di Roberta Mangiacavalli, in collaborazione con il Centro di Ricerca dell’Università degli Studi di Milano “Centro Studi Pergolesi”. A seguire la messa in scena de “La serva padrona” – su musica di Giovan Battista Pergolesi e libretto di Gennaro Antonio Federico. La produzione è resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini.

In scena, due intermezzi di scuola napoletana che presentano caratteristiche peculiari. Come afferma il regista Andrea Stanisci nelle sue note di regia «In Pericca e Varrone, fin dall’inizio, c’è tra i due un’attrazione ed una tensione erotica reciproca che potrebbe, a logica, concludersi subito e che viene invece inopinatamente procrastinata. Ne La Serva Padrona, invece, i personaggi hanno una profondità ed un passato complessi ed articolati, riscontrabili ad una attenta lettura del libretto, che difficilmente si trova in altri Intermezzi. Uno ha il carattere scoppiettante di una farsa con personaggi al seguito della grande nobiltà, l’altro un’atmosfera quasi da commedia borghese». Due regie con «registri diversi – continua Stanisci – in cui si è cercato di scavare nelle parole e nella musica per andare oltre il loro primo significato apparente, in particolare con l’intento di trovare un senso drammaturgico e teatrale alle inesorabili regole imposte dal Covid. Ogni ostacolo va preso come uno stimolo, anche divertendosi».

Protagonisti coinvolti nella produzione sono le voci vincitrici dei concorsi 2019 e 2020: Dyana Bovolo e Alfred Ciavarrella, saranno rispettivamente Pericca e Varrone, in scena con loro i mimi Diletta Masetti ed Enrico Toschi; e poi Zuzana Jeřábková e Tosca Rousseau si alterneranno sul palcoscenico nei panni di Serpina, con Luca Simonetti che interpreterà Uberto e il mimo Enrico Toschi, questa volta nel ruolo di Vespone.

Direttore Pierfrancesco Borrelli, regia e allestimento a cura di Andrea Stanisci, luci Eva Bruno e costumi di Clelia De Angelis. Maestro al cembalo Livia Guarino. Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” composto da Angelica Pierri (Violino I), Margherita Pelanda (Violino II), Giada Broz (Viola), Matteo Maria Zurletti (Violoncello) e Andrea Cesaretti (contrabbasso).

I biglietti sono disponibili presso le rivendite Ticket Italia (a Spoleto Box 25-Piazza della Vittoria, 25) e presso il botteghino del Teatro Caio Melisso di Spoleto nei giorni 11 e 12 settembre 2020 dalle ore 18.30 alle ore 21.30 e domenica 13 settembre 2020 dalle ore 15.00 alle ore 17.30.

Biglietti di platea € 15.00 e Posto palco I e II ordine (ridotto under 26 e over 65 €Ingresso unico € 5.00 (esclusi i diritti di prevendita). Per informazioni: 338.8562727 oppure sul sito www.ticketitalia.com e www.tls-belli.it.

 Si ricorda che è necessario presentarsi in teatro muniti di mascherina almeno 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, al fine di poter effettuare le rilevazioni previste dalle disposizioni anti Covid-19.

Si ringrazia per la collaborazione la Croce Rossa Italiana, sezione di Spoleto e l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, sezione di Spoleto.

Le attività del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” sono rese possibili grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Umbria, del Comune di Spoleto e della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini.