Cinque nuovi allestimenti e un’opera in prima mondiale per la 76ma Stagione del Teatro lirico sperimentale di Spoleto.
I protagonisti della stagione saranno i cantanti vincitori e idonei dei Concorsi 2021 e 2022, oltre a quelli che la Direzione Artistica ha selezionato tra i cantanti che si sono presentati alle audizioni e fra i cantanti vincitori delle scorse edizioni.
Gli interpreti saranno i cantanti solisti e gli strumentisti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.
Una rassegna musicale lirica prestigiosa a Spoleto e nei principali Teatri dell’Umbria: Perugia, Città di Castello, Foligno, Todi e Terni.
Cinque nuovi allestimenti e un’opera in prima mondiale per la 76ma Stagione del Teatro lirico sperimentale di Spoleto.
I protagonisti della stagione saranno i cantanti vincitori e idonei dei Concorsi 2021 e 2022, oltre a quelli che la Direzione Artistica ha selezionato tra i cantanti che si sono presentati alle audizioni e fra i cantanti vincitori delle scorse edizioni.
Gli interpreti saranno i cantanti solisti e gli strumentisti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.
Una rassegna musicale lirica prestigiosa a Spoleto e nei principali Teatri dell’Umbria: Perugia, Città di Castello, Foligno, Todi e Terni.
Teatro Caio Melisso - Spoleto (PG)
11-12-13 Agosto 2022
Durata: 80 minuti
Una delle creazioni più amate della storia del melodramma riadattata in un testo nuovo e autentico.
L’opera è un adattamento della celeberrima Carmen di Georges Bizet, realizzato nel 1981 da Marius Constant, Jean-Claude Carrière e Peter Brook. Aspira a focalizzarsi sul nucleo appunto tragico della vicenda, smorzando decisamente i tratti esotici e oleografici di tante produzioni del capolavoro bizetiano. Emerge ancor più evidente il tema del conflitto tra la libertà (morale, sessuale, politica e sociale) e la griglia di regole che ingabbia troppo spesso la vita.
Teatro Caio Melisso - Spoleto (PG)
2-3-4 Settembre 2022
Un “inedito di Strehler” in prima mondiale al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.
Rimasto per oltre sessant’anni nell’archivio del Piccolo Teatro di Milano, il manoscritto di quest’opera trova finalmente il battesimo della scena al Caio Melisso di Spoleto, dove viene rappresentata in prima assoluta. Si tratta di un’opera di Fiorenzo Carpi su libretto inedito di Giorgio Strehler, ispirato a La metamorfosi di Kafka. Commissionata dalla Scala nel 1957, non andò mai in scena perché il compositore lasciò incompiuta la quinta delle cinque parti in cui l’opera è strutturata. Il completamento del finale è stato approntato dal compositore di fama internazionale Alessandro Solbiati.
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Teatro Caio Melisso - Spoleto (PG)
9-10-11 Settembre 2022
“La franchezza delle donne” e “L’ammalato immaginario”: due opere teatrali musicali di genere buffo.
Per la prima volta in tempi moderni va in scena questo Intermezzo buffo di Giuseppe Sellitto (Sellitti, secondo altre fonti) che appartiene all’inesauribile vitalità del primo Settecento napoletano, quando queste pagine brillanti, leggere e divertenti venivano rappresentate negli intervalli tra un atto e l’altro di un’opera seria. L’operazione è resa possibile dal Dipartimento di Musicologia della Università di Milano, che ha redatto l’edizione critica di questo piccolo gioiello musicale, incentrato sull’eterno tema dell’amore.
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Complesso di Villa Redenta - Spoleto (PG)
14 Settembre 2022 ore 21.00
"Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori": un poema cavalleresco e un’opera lirica che si animano sulla scena.
Una ben ponderata scelta di Lieder di Gustav Mahler, incentrati sui molteplici temi dell’amore, la guerra, l’infanzia, l’evasione, la malinconia del vivere, viene rappresentata secondo un percorso narrativo e teatrale allo stesso tempo: una vera e propria azione che si anima sulla scena attraverso il canto, la parola e l’immagine e che restituisce la modernità di un mondo fatto di mille parole antitetiche tra loro, cui manca il “verbo” che le tiene tutte insieme secondo un senso riconoscibile.
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Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti - Spoleto (PG)
dal 13 al 18 Settembre 2022
Un’opera pluristilistica dove il tragico ed il giocoso sono semplicemente gli estremi di un grande contenitore.
Il più noto dei capolavori della Trilogia Mozart/Da Ponte viene presentato in un nuovo allestimento diretto da Salvatore Percacciolo per la regia di Henning Brockhaus. Si tratta di edizione fresca, giovane, elettrica e frizzante della celebre opera buffa, finalizzata a valorizzarne la dimensione comica, senza però mortificarne i tratti drammatici. Ben sottolineato anche il tema della sessualità inteso come formidabile strumento di conoscenza della composita natura umana.
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Teatro Morlacchi - Perugia
19 e 20 Settembre 2022 ore 20.30
Un’opera pluristilistica dove il tragico ed il giocoso sono semplicemente gli estremi di un grande contenitore.
Il più noto dei capolavori della Trilogia Mozart/Da Ponte viene presentato in un nuovo allestimento diretto da Salvatore Percacciolo per la regia di Henning Brockhaus. Si tratta di edizione fresca, giovane, elettrica e frizzante della celebre opera buffa, finalizzata a valorizzarne la dimensione comica, senza però mortificarne i tratti drammatici. Ben sottolineato anche il tema della sessualità inteso come formidabile strumento di conoscenza della composita natura umana.
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Auditorium San Domenico - Foligno (PG)
21 Settembre 2022 ore 20.30
Una delle creazioni più amate della storia del melodramma riadattata in un testo nuovo e autentico.
L’opera è un adattamento della celeberrima Carmen di Georges Bizet, realizzato nel 1981 da Marius Constant, Jean-Claude Carrière e Peter Brook. Aspira a focalizzarsi sul nucleo appunto tragico della vicenda, smorzando decisamente i tratti esotici e oleografici di tante produzioni del capolavoro bizetiano. Emerge ancor più evidente il tema del conflitto tra la libertà (morale, sessuale, politica e sociale) e la griglia di regole che ingabbia troppo spesso la vita.
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Teatro degli Illuminati - Città di Castello (PG)
22 Settembre 2022 ore 20.30
Una delle creazioni più amate della storia del melodramma riadattata in un testo nuovo e autentico.
L’opera è un adattamento della celeberrima Carmen di Georges Bizet, realizzato nel 1981 da Marius Constant, Jean-Claude Carrière e Peter Brook. Aspira a focalizzarsi sul nucleo appunto tragico della vicenda, smorzando decisamente i tratti esotici e oleografici di tante produzioni del capolavoro bizetiano. Emerge ancor più evidente il tema del conflitto tra la libertà (morale, sessuale, politica e sociale) e la griglia di regole che ingabbia troppo spesso la vita.
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Teatro Comunale - Todi (PG)
23 Settembre 2022 ore 20.30
Una delle creazioni più amate della storia del melodramma riadattata in un testo nuovo e autentico.
L’opera è un adattamento della celeberrima Carmen di Georges Bizet, realizzato nel 1981 da Marius Constant, Jean-Claude Carrière e Peter Brook. Aspira a focalizzarsi sul nucleo appunto tragico della vicenda, smorzando decisamente i tratti esotici e oleografici di tante produzioni del capolavoro bizetiano. Emerge ancor più evidente il tema del conflitto tra la libertà (morale, sessuale, politica e sociale) e la griglia di regole che ingabbia troppo spesso la vita.
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Teatro Secci - Terni
24 Settembre 2022 ore 20.30
Una delle creazioni più amate della storia del melodramma riadattata in un testo nuovo e autentico.
L’opera è un adattamento della celeberrima Carmen di Georges Bizet, realizzato nel 1981 da Marius Constant, Jean-Claude Carrière e Peter Brook. Aspira a focalizzarsi sul nucleo appunto tragico della vicenda, smorzando decisamente i tratti esotici e oleografici di tante produzioni del capolavoro bizetiano. Emerge ancor più evidente il tema del conflitto tra la libertà (morale, sessuale, politica e sociale) e la griglia di regole che ingabbia troppo spesso la vita.
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La porta divisoria
“La partitura de La porta divisoria di Carpi (libretto inedito di Giorgio Strehler) è un lavoro di teatro musicale che riesce a coniugare le tendenze dell’avanguardia post-weberniana con la musica concreta e il rumorismo sperimentale. La vocalità fa largamente ricorso a inflessioni parlate, a una recitazione intonata che declama i testi con tinte espressioniste, acide quanto visionarie. Forse l’esser rimasta incompiuta può riservare un’ulteriore sorpresa: quella di lasciar aperte innumerevoli soluzioni di finali possibili”.
La tragédie de Carmen
“Lacerti di racconto, fili della storia di Carmen misteriosi ed indicibili che tessono reti e che ci parlano di quella lotta fra istinto e pensiero. Il tutto sarà rivissuto dalla vera vittima del racconto Don Jose' che tratto nella rete di magia e seduzione diventa omicida, rinuncia a sé stesso ad ogni educazione ricevuta: perde sé stesso. Carmen è dentro di lui ma Carmen non esiste è la rappresentazione di quella parte oscura che palpita in ognuno di noi. Parte che ci affascina e ci spaventa ma che sempre ci accompagna”.
Don Giovanni
“Don Giovanni è una fonte inesauribile di stimoli musicali. Un’opera pluristilistica dove il tragico ed il giocoso sono semplicemente gli estremi di un grande contenitore all’interno del quale Mozart fa convivere le diverse realtà psicologiche dei vari personaggi. Un gioco di contrasti e cambi repentini d’azione messo a punto attraverso lo stravolgimento sia della forma musicale che della tecnica di scrittura stessa. Un contrappunto perfetto fra musica e parola”.
Operalieder
“Una ben ponderata scelta di Lieder di Gustav Mahler, incentrati sui molteplici temi dell’amore, la guerra, l’infanzia, l’evasione, la malinconia del vivere, viene rappresentata secondo un percorso narrativo e teatrale allo stesso tempo: una vera e propria azione che si anima sulla scena attraverso il canto, la parola e l’immagine e che restituisce la modernità di un mondo fatto di mille parole antitetiche tra loro, cui manca il “verbo” che le tiene tutte insieme secondo un senso riconoscibile”.
Intermezzi del '700
“Con L’Ammalato immaginario di Leonardo Vinci e La Franchezza delle donne di Giuseppe Sellitti l’usuale meccanismo del travestimento, tipico degli Intermezzi del ‘700, raggiunge un livello quasi parossistico. Finti medici, gondolieri e giudici, falsi ammalati, personaggi romani che parlano veneziano, abbondante uso d’un improbabile latino si susseguono in un fregolismo teatrale e musicale che non dà scampo”.
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