INTERVISTA A SIMONETTA PERFETTI

INTERVISTA A SIMONETTA PERFETTI

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Intervista a Simonetta Perfetti

In occasione della nuova produzione di Madama Butterfly di Giacomo Puccini [in scena al Teatro Caio Melisso di Spoleto dal 14 al 19 settembre 2021 e al Teatro Morlacchi di Perugia dal 20 al 21 settembre 2021] e nell’ambito delle attività celebrative per i 75 anni di attività del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” , abbiamo avuto il piacere di intervistare il Maestro Simonetta Perfetti, grande arpista che da anni collabora con l’Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale per il forte legame famigliare che la lega all’Istituzione e alla città di Spoleto.

 

Avere tra i professori d’orchestra una musicista del suo calibro è sicuramente un grande onore per il Teatro Lirico Sperimentale, ma anche un’importante occasione per i colleghi orchestrali. Come sta vivendo musicalmente e personalmente questa esperienza?

Il mio calibro è fatto di studio, tanta esperienza, tanta passione e 38 anni come Prima Arpa al Teatro dell’Opera di Roma. Per questo penso che un artista debba, per prima cosa, essere umile e mai sentirsi né superiore agli altri né fare la maestrina. Se vali è la storia della tua vita a darti una medaglia. Credo che sia fondamentale essere un onesto e rispettoso professionista per durare nel tempo. Riguardo il mio personale approccio con i giovani musicisti, non vedo un grande interesse a conoscere chi ha fatto già tanto, ma va bene così….niente è dovuto!

 

Suo marito Bernardino Di Bagno ha vinto il Concorso di canto nel 1962 ed è tornato sul palco dello Sperimentale più volte negli anni. Il forte legame con la città Spoleto, però, caratterizza anche la sua esperienza di musicista. Quali ricordi le tornano alla mente?

Non ricordo bene quante volte ho suonato per il Teatro di Spoleto, per tanti anni sono venuta con l’Orchestra del Teatro dell’ Opera di Roma e ho ricevuto tante altre chiamata personalmente. A Spoleto non riesco a dire di no!

Mio marito vinse il Concorso (1962) come basso e negli anni venne scritturato spesso (non so se elencare le opere perché sono tante!). Quando lui veniva io lo seguivo, anche senza suonare, perché amo Spoleto. Perciò ho tanti ricordi, specialmente quando portavamo nostra figlia, da molto piccola a un po’ più grandicella. Nei primi anni ’70, quando aspettavo mia figlia Angelica, ricordo di aver suonato Lucia di Lammermoor diretta dal Maestro Maurizio Rinaldi, in cui cantava anche mio marito.

Sono anche molto orgogliosa che la mia allieva, Giulia Bigioni, si sia fatta apprezzare dal Teatro, prima in Traviata e poi questa volta ne Il Ratto di Lucrezia, opera molto difficile,. Lascerò sicuramente a lei il testimone!

 

Per il Teatro Lirico Sperimentale è molto importante poter contare su musicisti di questo calibro, che con la loro esperienza sono d’esempio e d’ispirazione per i più giovani orchestrali.

 

Foto contenuta nel volume 50 anni Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto.

Lucia di Lammermoor, da sin. Rosetta Arena (Alisa), Maria Luisa Garbato (Lucia), Bernardino Di Bagno (Raimondo), Giorgio Gatti (Enrico) (mdf).